mercoledì 18 maggio 2011



La legge di iniziativa popolare per la ricostruzione dell’Aquila e la messa in sicurezza dei territori ha già raggiunto uno storico traguardo: il suo testo sarà discusso in Parlamento, e non era mai accaduto prima.
A pochi giorni dalla scadenza dei sei mesi di campagna di raccolta firme a L’Aquila e in Italia il Comitato Promotore ha raggiunto la cifra di oltre 40.000 firme regolarmente certificate. Altre migliaia stanno continuando ad arrivare e, in questa settimana, si cercherà di certificarle tutte.
Intanto, il testo integrale, così come sottoscritto da decine di migliaia di cittadine e cittadini, è già all’esame della Commissione Ambiente e Territorio della Camera dei Deputati ed è stato già sottoscritto da 220 deputati di diversi partiti politici.
Questo risultato storico è stato raggiunto grazie alla straordinaria mobilitazione di tanti singoli cittadini, associazioni, comitati, forze sociali e culturali dell’Aquila, del cratere e dell’Italia intera che in questi mesi hanno lavorato con mille difficoltà senza sosta, senza il decisivo apporto delle grandi organizzazioni partitiche e sindacali nazionali.
Sappiamo che questa legge è una necessità fondamentale e non più rimandabile per immaginare un futuro nel nostro territorio, ma siamo anche consapevoli dell’importanza per tutto il territorio nazionale
Se abbiamo raggiunto questo storico traguardo lo dobbiamo a tutte e tutti coloro i quali ci hanno fortemente creduto da subito; anche contro un fortissimo scetticismo, anche a L’Aquila. Molti non si sono neanche avvicinati ai banchetti della raccolta firma perché pensavano fosse una legge “di parte” beh, avevano ragione, era, è e sarà di parte: dalla parte dell’Aquila e dei comuni colpiti dal territorio, dalla parte di tutti i territori colpiti da catastrofi naturali, a partire da quelli della costa teramana e marchigiana, ed i comuni alluvionati del Veneto.

In Commissione Ambiente e Territorio della Camera sono attualemente in esame tre testi di legge: quello integrale della proposta di legge di iniziativa popolare ed altri due presentati, rispettivamente dall’Udc e dai Radicali Italiani che comunque si ricollegano al nostro testo-base.
Da metà marzo in avanti sono stati ascoltati nelle audizioni alla Camera i rappresentanti degli Enti locali (Regione Abruzzo, Provincia e Comune dell’Aquila e comuni del cratere), i rappresentanti della regione Umbria e della regione Marche, la Protezione Civile, il Comitato promotore, gli ordini professionali dei tecnici impegnati nella ricostruzione, associazioni di categoria e tutti hanno concordato sulla necessità di una legge organica per la ricostruzione dell’Aquila e dei comuni colpiti dal terremoto che dia una linea guida per tutte le catastrofi naturali che dovessero verificarsi sul territori.
Tra i punti chiave del testo, si ricordano norme certe al posto di quelle fissate con le ordinanze della Presidenza del Consiglio dei Ministri o della Struttura Commisariale, fondi certi attraverso un flusso costante nel tempo anche con l’istituzione di una tassa di scopo, poteri reali agli enti locali anziché a commissari, misure per il rilancio economico e sociale del territorio. Tra le misure di interesse nazionale, l’istituzione del “Fondo permanente catastrofi”, cui attingere in caso di spese per fronteggiare emergenze ambientali, e misure di prevenzione ed educazione ambientale.
Ora il testo dovrà affrontare l’esame del Parlamento e la nostra battaglia si sposterà nella sede deputata a farla questa legge, che chiediamo a gran voce da oltre un anno. I deputati che già ne hanno sottoscritto il testo rappresentano quasi diciotto milioni di elettori, in tutta Italia. Questo è un dato, oggettivo, di assoluta rilevanza.

Oggi chiediamo un incontro urgente con il Presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini per consegnare le decine di migliaia di firme che rappresentano la volontà di tanti cittadini italiani e di un intero territorio.
Domenica 15 maggio saremo di nuovo in Piazza Duomo per leggere e discutere del nostro testo di legge e per iniziare insieme un percorso nuovo, non meno importante di quello appena concluso. Perché, ad esempio, dal prossimo novembre inizierà il pagamento dei sospesi 2011 in un’unica soluzione, ultimo rimasuglio di piccole microscopiche facilitazioni concesse ai terremotati dell’aquila, che stanno già pagando tutto. La soluzione è già inserita organicamente nella nostra proposta di legge.
Anche per questo deve diventare legge più velocemente possibile.

Un ringraziamento particolare va ai tanti volontari che a L’Aquila come in ogni parte d’Italia hanno dato vita in questi mesi a questa straordinaria esperienza di partecipazione civica.

Comitato Promotore
Legge di solidarietà nazionale per i territori colpiti da disastri naturali